Affacciata sulla val d’Adige, a due passi dal Lago di Garda, circondato dalle montagne, i monti Lessini da un lato, il monte Baldo dall’altro, la zona che circonda Rivoli rappresenta una sorta di paradiso per escursionisti e sportivi, oltre che un tradizionale luogo di villeggiatura per turisti, molti dei quali stranieri.
Rivoli Veronese si trova in un luogo molto particolare, allo sbocco della val d’Adige, da sempre porta d’accesso alla pianura padana e al bacino del mediterraneo.
Vigneti e ciclabili, giardini fioriti e clima mediterraneo, il lago da una parte e le montagne dall’altra. Incastonata in un affascinante anfiteatro morenico, l’origine di questo territorio è legato alle grandi glaciazioni che hanno interessato l’arco alpino, è la posizione geografica ad aver scandito i ritmi della storia in questo piccolo borgo di poco più di duemila anime a venticinque chilometri da Verona e 75 km da Trento, dove il vento la fa da padrone.
I primi insediamenti risalgono al periodo neolitico ma solo durante il tardo medio evo, con la discesa di Federico Barbarossa, nell’ anno 1100 circa, possiamo parlare di insediamento vero e proprio che trova configurazione in una struttura fortificata” a scopo bellico.
La battaglia che ha reso celebre Rivoli in tutto il mondo fu quella condotta da Napoleone Bonaparte il 14 gennaio 1797. La cruenta battaglia viene ancora oggi ricordata, nei libri di scuola, poiché vinta inaspettatamente dalle truppe francesi nonostante la superiorità numerica austriaca e consacrando il giovane generale corso come uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi. Per ricordare questa gloriosa vittoria Napoleone Bonaparte decise di intitolare una via di Parigi "Rue de Rivoli", centralissima via nella “Rive droite” a due passi dal palazzo del Louvre, mentre nel luogo di battaglia fece erigere un monumento che venne parzialmente distrutto nel 1814 dagli austriaci quando ripresero possesso di questo territorio. (vd. Monumento Napoleonico).
Durante la guerra d'indipendenza Rivoli fu oggetto di nuovi combattimenti: nel 1848 alcune divisioni dell'esercito piemontese si scontrarono vittoriosamente contro le truppe austriache del maresciallo Radetzky. Attorno al 1850 l'impero austriaco fortificò la zona del Monte Baldo con la costruzione di quattro forti a difesa della Chiusa che presero il nome di Forti del Gruppo di Rivoli. Venne vietata la rappresentazione su cartoline e carte topografiche degli insediamenti bellici, divieto che rimase fino a quando i forti e la polveriera vennero armati.
Nel periodo della prima guerra mondiale Rivoli Veronese veniva definita "zona di operazioni" e si poteva entrare nel territorio possedendo un passaporto interno.