Le sue origini si perdono molto indietro nel tempo, probabilmente sono anteriori anche ai primi documenti scritti che la riguardano e che comunque risalgono al secolo XIII.
La prima testimonianza ci riporta all’anno 1221, quando si parla di una chiesa a Ceredello sotto il titolo di S. Cristina, presso la quale si teneva anche una fiera tradizionale.
Il tempio divenne oggetto di particolare devozione e di costante presenza di fedeli tanto che nel 1460 il luogotenente del vescovo in visita pastorale ricevette una richiesta da parte degli abitanti di Ceredello per la celebrazione di almeno una messa alla settimana, incombenza che il visitatore, accogliendo la supplica, affidò al parroco di Pesina.
Nel corso della famigerata peste del 1630 che sconvolse l’intera Europa ed anche il nostro territorio, la chiesa fu adibita a lazzaretto. In seguito si resero perciò necessari vari interventi di disinfestazione come l’intonacatura a calce che imbiancò le pareti interne, ricoprendo così purtroppo anche gli affreschi trecenteschi.
Nel 1658 fu poi costruito il nuovo altare barocco, come appare graffito sul muro che, in linea con l’altare, divide l’originaria abside romanica. Nel secolo XVIII si ebbero invece degli interventi al tetto e nel 1897 vennero alla luce, per opera dello studioso locale mons. Crosatti che ricercava l’originaria iscrizione sulla peste del 1630, ampi frammenti degli originali affreschi del 1300.
Attualmente la chiesa si presenta in buono stato ed è oggetto di particolare devozione da parte della gente di Ceredello, che festeggia la santa patrona il 24 luglio con cerimonie religiose ed una tradizionale sagra.
Ubicazione: la chiesa-oratorio di S. Cristina si trova a Ceredello su un piccolo colle che sovrasta la piana di Caprino. La facciata è orientata verso ovest.
LA CHIESA NON E VISITABILE ALL’INTERNO.