La chiesa di S. Eurosia, cappella soggetta alla Parrocchia di Caprino, fu edificata nel 1742 dagli abitanti della contrada Rubiana ”perché lontani dalla parrocchiale e soggetti alle tempeste”.
Fu voluta dai capifamiglia di Rubiana, riuniti nella casa del nobile Girolamo Da Madice in Goin, il 19 maggio 1736 “perchè lontani dalla Parrocchiale e soggetti alle tempeste”. Dopo il parere favorevole dell’Arciprete di Caprino don Michele Bulgarini e grazie all’intercessione del marchese Carlotti per la concessione del terreno, il 22 aprile 1737 il Vescovo concesse la facoltà di erigere la cappella, che fu comunque terminata nel 1742. L’11 ottobre il parroco di Caprino benedisse la chiesa e la pala di S. Eurosia. Due anni più tardi venne eretto il campanile. L’invasione napoleonica nel 1806 ne determinò la chiusura e solo nel 1854 la chiesa fu riaperta al pubblico.
Il campanile fu innalzato nel 1744. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a sud-ovest. Torre campanaria addossata al fianco sud-orientale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio absidato a sviluppo poligonale a cinque lati, rialzato di due gradini. Le pareti interne, intonacate e tinteggiate, sono decorate lungo i fianchi dell’aula da due arcatelle cieche a tutto sesto con modanature in aggetto; un ampio arco trionfale introduce il presbiterio; al centro della parete di fondo è posta la pala settecentesca, attribuita alla scuola del Cignaroli, raffigurante il “Martirio di S. Eurosia”. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura a capanna con travature e capriate a vista; il vano dell’abside è chiuso da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di cemento con graniglia di marmi rossi e neri; il presbiterio è pavimentato con lastre di marmo chiaro di Botticino.